Cos’e’ la Blockchain, spiegatelo a vostra Zia
La Blockchain e’ un registro di transazioni decentralizzato. Ti ricordi i registri, quelli a mano dove i bar segnavano i conti dei clienti “segna a tizio, segna a caio o segna segna che poi ti pago…”. Oppure i registri di quando andavamo a scuola e segnavano le assenze. Oppure i registri delle banche con le somme dei conti correnti.
La blockchain e’ un registro che segna quanto passa da un conto all’altro, il conto e’ identificato da un indirizzo che e’ un numero un po’ strano, tipo questo “0xjmioju3h1231jj3o12j31” (ho digitato a caso sulla tastiera non perdete tempo a cercarlo). E’ un po’ bruttino a vedersi lo so, ma fai conto che sia un IBAN.
La genialata della blockchain e’ che invece di essere un registro unico, scritto da qualche parte tipo su un hard disk di un computer, e’ invece scritto su più computer. Questo significa decentralizzato: non c’e’ solo una persona che lo tiene ma ci sono tante persone, anzi tanti computer, che lo tengono simultaneamente e che vedono le stesse cose che ci sono scritte.
“Ma come si fa a far tenere un registro da più persone? E chi verifica se non c’è il professore o il padrone del bar? Sarebbe come se gli alunni si segnassero le assenze o i clienti segnassero i propri conti al bar…”
Beh, mettiamo che siamo in 10 persone in una stanza, e vogliamo scambiarci dei soldi, non ha senso usare la banca e pagarci le commissioni, no? Facciamo che ognuno di noi tiene un registro, e scriviamo le transazioni (quello che vogliamo scambiarci) su dei pezzi di carta, poi facciamo girare i pezzi di carta in modo che ognuno li riceva tutti ed alla fine abbiamo scritto tutti le stesse cose sul registro, giusto? Quindi facciamo i conti e vediamo a chi spetta cosa.
I pezzi di carta del nostro esempio sono i blocchi, da qui block-chain catena di blocchi. I blocchi sono pieni di transazioni.
Nella realtà ogni computer in rete può aggiungere dei blocchi alla catena, non serve qualcuno di centrale come il professore o il padrone del bar ma basta che il 50% dei computer sia d’accordo su quello che c’e’ scritto nel registro e ci sono dei meccanismi, come il block reward, che incentivano i computer a non barare.
“Aspetta aspetta… una catena di blocchi aggiunti da diversi computer in rete, Block Reward… avevi promesso che era spiegato in parole povere…”
Si’ ok proprio semplicissimo non e’, facciamo un disegnino:
“Eh vabbe’ ma qui la catena c’e’ gia’, i blocchi precedenti chi ce li ha messi?”
Ok, i blocchi precedenti sono stati aggiunti nello stesso modo, tutto è partito da un blocco iniziale creato da Satoshi Nakamoto, l’ideatore della Blockchain e del Bitcoin. Perche’ si e’ fatto chiamare così? Forse era Giapponese o gli piacevano i Giapponesi o aveva mangiato troppo sushi la sera prima… non lo sapremo mai!
I computer che inseriscono i nuovi blocchi nella catena si chiamano Miner, ovvero minatori. Si chiamano così perché ogni volta che aggiungono un blocco gli viene riconosciuto un premio dal blocco che hanno scoperto, il premio e’ in Bitcoin e si chiama Block Reward .
“Ma se ogni computer prova ad aggiungere nuovi blocchi, come si fa a sapere chi aggiunge alla catena il blocco successivo e si prende il Block Reward?”
Assegnando ai computer un compito di matematica. Il primo che risolve il compito può mettere il blocco successivo alla fine della catena e guadagnare dei Bitcoin. Il compito di matematica e’ molto difficile, e’ un problema che si chiama Hash, e proprio la sua difficoltà permette di evitare che ci siano imbrogli.
Il primo Miner che risolve il problema lo da ai propri compagni (gli altri Miner della rete) che possono verificare che il problema sia stato risolto in maniera corretta. Quando il blocco e’ stato verificato si considera valido e si riparte da capo con l’inserimento di un altro blocco… e così via all’infinito.
“Ma quindi se voglio fare una transazione, ovvero inviare i Bitcoin, come faccio?”
Devi avere un software che si chiama Wallet (il Portafoglio) sul tuo computer o sul tuo telefono. In questo Portafoglio hai dei Bitcoin. Per trasferirli devi farti dare l’indirizzo di chi li deve ricevere e scegliere quanti ne vuoi mandare. Così il Portafoglio crea una transazione e la manda ai Miner. Un Miner poi la sceglierà e la metterà in un blocco e quando il blocco verrà validato dagli altri computer della rete i soldi saranno a disposizione del ricevente. Semplice no?
“Ma allora come li compro i Bitcoin?”
E’ aspetta Zia, un minuto fa non sapevi cos’era e ora vuoi già giocarti il quinto?
Non avete capito? Rileggetelo e approfondite l’argomento, anche i migliori non capiscono sempre alla prima: “38 e’ febbre Leonardo”.